La recente sentenza della Cassazione (sentenza 47900 della V sezione penale) ha gettato nuova luce sul concetto di frode in bilancio, in particolare focalizzandosi sul reato di falso nelle relazioni o nelle comunicazioni dei responsabili della revisione legale. La sentenza ha chiarito che tale reato, disciplinato dall’articolo 27 del decreto legislativo n. 39 del 2010, non ha legami diretti con il falso in bilancio (articolo 2621 del Codice civile) né con la bancarotta. Questa distinzione è stata sottolineata come fondamentale per preservare i principi di legalità e tipicità, impedendo una torsione di tali principi nel contesto delle responsabilità dei professionisti.
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