Il Regio decreto 16 marzo 1942, n. 267, noto come legge fallimentare, a poco meno di settant’anni dalla sua entrata in vigore, sarà sostituito da un testo più moderno e snello nelle procedure, con l’intento, diversamente dalle disposizioni precedenti, di anticipare il verificarsi della crisi e dell’insolvenza cercando di rimediare in tempo utile. Il D.Lgs. n. 14/2019, nuovo Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, oltre a sostituire i termini “fallimento e fallito”, ormai vetusti, con “liquidazione giudiziale e debitore assoggettato a liquidazione giudiziale”, introduce diverse novità rispetto alla normativa precedente, anche se nel complesso si riscontra una certa continuità con il vecchio impianto normativo.
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