Nel contesto economico contemporaneo, caratterizzato da una crescente complessità e dalla presenza di forze centrifughe che agiscono su tutti gli operatori economici, sia nel mercato finanziario che in quello dell’economia reale, emerge la necessità di una cultura dei controlli aziendali sempre più rilevante ed essenziale. Il controllo aziendale, sia ex ante che ex post, sia esogeno che endogeno, assume un ruolo cruciale per garantire la stabilità e la continuità delle imprese. Questa consapevolezza ha spinto il legislatore a intervenire con l’emanazione del Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza, rappresentato dal Dlgs 14/2019.
Il nuovo Codice della crisi d’impresa ha introdotto importanti modifiche al Codice civile italiano, imponendo agli imprenditori il dovere di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato alla natura e alle dimensioni dell’impresa. Questo assetto deve anche essere orientato alla rilevazione tempestiva della crisi e alla preservazione della continuità aziendale. La continuità aziendale viene considerata un bene collettivo da proteggere, poiché le imprese non appartengono solo ai loro proprietari, ma coinvolgono anche gli stakeholder.
In questo contesto, i professionisti dei controlli aziendali e gli esperti delle tecniche di audit svolgono un ruolo fondamentale. La loro competenza non può essere limitata alla formazione accademica, ma deve essere arricchita da esperienze empiriche e concrete. Le imprese devono operare con sistemi di organizzazione sempre più sostenibili, basati su principi aziendali solidi, che si riflettono nelle rendicontazioni periodiche.
Il revisore aziendale diventa centrale in questo contesto. Il suo ruolo è quello di esprimere un giudizio professionale sulla rendicontazione annuale del bilancio di esercizio, contribuendo così a aumentare la fiducia degli stakeholder e la credibilità del mercato. La sua relazione rappresenta l’atto finale di un processo di controllo, in cui il revisore assume una responsabilità individuale e collettiva per l’operato svolto e le conclusioni raggiunte.
Il Dlgs 39/2010 definisce chiaramente le responsabilità e le responsabilizzazioni del revisore, sottolineando l’importanza del suo ruolo nel contesto economico. Il revisore deve intervenire in modo costruttivo per mitigare i rischi e contenere comportamenti imprenditoriali devianti dai principi fondamentali della gestione aziendale.
Termini Chiave nella Revisione Legale dei Conti
- Significato di “Pervasivo” ed “Errore Significativo”: Secondo lo ISA Italia 705, il termine “pervasivo” si riferisce agli errori o possibili errori che influenzano non solo specifiche voci del bilancio ma anche altre correlate. Gli errori pervasivi sono una parte sostanziale del bilancio e hanno un’importanza cruciale.
- Quando il Revisore Deve Esprimere un Giudizio con Rilievi: Il revisore esprime un giudizio con rilievi quando riscontra errori significativi ma non pervasivi nel bilancio e quando non ha abbastanza prove per basare il suo giudizio sul bilancio.
- Quando il Revisore Deve Esprimere un Giudizio Negativo: Il revisore emette un giudizio negativo quando riscontra errori significativi che, da soli o insieme, sono pervasivi per il bilancio.
- Quando il Revisore Deve Dichiarare l’Impossibilità di Esprimere un Giudizio: Il revisore dichiara l’impossibilità di esprimere un giudizio quando non è in grado di acquisire prove adeguate o quando ci sono incertezze che impediscono la formazione di un giudizio.