FAQ Revisione Legale: le domande frequenti

A novembre 2021 erano 122.020 i revisori contabili iscritti al Registro dei Revisori Contabili presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Secondo le disposizioni normative vigenti in Italia, un revisore legale può assumere un massimo di due praticanti contemporaneamente. Questa limitazione è stabilita nell’articolo 9 del Decreto Legislativo 39/2010. L’obiettivo di questa norma è garantire che il revisore legale possa fornire una supervisione adeguata e una formazione completa ai praticanti, mantenendo alti standard di qualità nell’ambito della revisione legale. Il limite di due praticanti per revisore legale è un aspetto fondamentale nel contesto dell’apprendimento e della crescita professionale dei praticanti nel settore della revisione legale. Assicurando un adeguato rapporto di tutoraggio e supporto, si favorisce lo sviluppo delle competenze necessarie per diventare a loro volta revisori legali qualificati.
I revisori legali devono acquisire 60 crediti formativi nel corso di un triennio. Ogni anno, devono conseguire almeno 20 crediti formativi partecipando a programmi di aggiornamento professionale definiti annualmente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Almeno la metà dei crediti, ovvero 10 crediti annuali, devono essere dedicati a materie riguardanti la revisione dei conti, come la gestione del rischio e il controllo interno, i principi di revisione nazionali e internazionali, la disciplina della revisione legale, la deontologia professionale, l’indipendenza e la tecnica professionale della revisione. La formazione continua è finalizzata al perfezionamento e al mantenimento delle conoscenze teoriche e delle capacità professionali dei revisori legali. I corsi devono essere conformi al programma annuale stabilito dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per cancellarsi dal Registro dei Revisori Legali, è necessario seguire una procedura specifica. Ecco i passaggi generali:
  1. Preparazione della documentazione: Raccogliere tutta la documentazione necessaria per richiedere la cancellazione dal registro. Questa documentazione potrebbe includere una lettera di richiesta di cancellazione, copie dei documenti di identità e ogni altra documentazione richiesta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
  2. Comunicazione al Ministero: Inviare una lettera di richiesta di cancellazione al Ministero dell’Economia e delle Finanze, specificando chiaramente il motivo della cancellazione e fornendo tutti i documenti richiesti.
  3. Attesa della cancellazione: Dopo aver inviato la richiesta di cancellazione, sarà necessario attendere il processo di elaborazione da parte del Ministero. La cancellazione effettiva dal registro avverrà dopo che la richiesta sarà stata approvata e registrata.
Si consiglia vivamente di consultare la legislazione vigente e le linee guida specifiche del Ministero dell’Economia e delle Finanze per informazioni dettagliate e aggiornate sulla procedura di cancellazione dal Registro dei Revisori Legali. Inoltre, è consigliabile ottenere consulenza da un professionista del settore, come un commercialista o un avvocato, per guidare correttamente il processo di cancellazione.
In Italia, i revisori legali sono tenuti a mantenere e aggiornare le loro competenze professionali attraverso la formazione continua. Questo avviene mediante l’acquisizione di crediti formativi. I crediti formativi possono essere acquisiti partecipando a corsi di formazione, seminari, conferenze e altre attività di aggiornamento professionale. Ecco come potresti recuperare i crediti formativi se sei un revisore legale:
  1. Corsi di formazione: Esistono molte organizzazioni professionali, università e enti di formazione che offrono corsi di formazione specifici per i revisori legali. Questi corsi possono coprire una varietà di argomenti, dalla contabilità e finanza al diritto societario e tributario, e possono spesso essere seguiti sia in presenza che online.
  2. Seminari e conferenze: La partecipazione a seminari e conferenze rilevanti per la professione di revisore legale può contribuire all’acquisizione di crediti formativi. Questi eventi possono essere organizzati da associazioni professionali, università, studi legali o di consulenza, ed enti di formazione.
  3. Pubblicazioni: La pubblicazione di articoli, saggi o libri su argomenti rilevanti per la professione di revisore legale può anch’essa contribuire all’acquisizione di crediti formativi.
È importante verificare sempre in anticipo che l’attività di formazione scelta sia riconosciuta dal Ministero dell’Economia e delle Finanze o da altri enti competenti per l’assegnazione di crediti formativi. Infine, ricorda che l’acquisizione di un certo numero di crediti formativi è un obbligo per mantenere l’iscrizione al Registro dei Revisori Legali e per poter esercitare la professione.
La procedura di iscrizione al Registro dei Revisori Legali è gestita dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ecco i passaggi generali per l’iscrizione:
  1. Verifica dei requisiti: Prima di tutto, è necessario verificare di possedere tutti i requisiti necessari per l’iscrizione, ovvero una laurea in discipline economiche o giuridiche, il completamento di un periodo di pratica professionale e il superamento dell’esame di Stato.
  2. Compilazione della domanda di iscrizione: La domanda di iscrizione può essere scaricata dal sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze o richiesta direttamente all’ente. Nella domanda sarà necessario fornire una serie di informazioni personali e professionali, inclusi i dettagli relativi alla propria formazione e alla pratica professionale svolta.
  3. Invio della domanda: Una volta compilata, la domanda deve essere inviata al Ministero dell’Economia e delle Finanze, insieme a tutti i documenti richiesti, come la copia del titolo di studio e l’attestazione del superamento dell’esame di Stato.
  4. Pagamento della tassa di iscrizione: Al momento dell’iscrizione, potrebbe essere richiesto il pagamento di una tassa. L’importo e le modalità di pagamento saranno indicati dal Ministero.
  5. Attesa dell’iscrizione: Una volta inviata la domanda e pagata la tassa, sarà necessario attendere l’approvazione da parte del Ministero. Se la domanda sarà accettata, il nome del candidato sarà inserito nel Registro dei Revisori Legali.
È importante notare che questi sono passaggi generali e che le procedure precise potrebbero variare. Pertanto, si consiglia di verificare le informazioni più aggiornate direttamente sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Per diventare un revisore legale in Italia, è necessario seguire un percorso specifico che comprende studi universitari, pratica professionale e superamento di un esame di Stato. Ecco i passaggi fondamentali:
  1. Laurea: È necessario conseguire una laurea in discipline economiche o giuridiche.
  2. Pratica professionale: Dopo la laurea, è necessario svolgere un periodo di pratica professionale di almeno tre anni in attività pertinenti alla revisione contabile. Questa pratica deve essere svolta sotto la supervisione di un revisore legale.
  3. Esame di Stato: Una volta completata la pratica, si deve superare un esame di Stato per revisori legali. Questo esame verifica le competenze del candidato in materia di contabilità, diritto delle società, diritto tributario, economia aziendale e altri temi pertinenti.
  4. Iscrizione al Registro dei Revisori Legali: Dopo aver superato l’esame di Stato, è possibile richiedere l’iscrizione al Registro dei Revisori Legali, tenuto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.
Seguendo questi passaggi, si può diventare un revisore legale abilitato a svolgere la professione in Italia.
In Italia, possono iscriversi al Registro dei Revisori Legali coloro che soddisfano i seguenti requisiti:
  1. Titolo di studio: È necessaria una laurea in discipline economiche o giuridiche.
  2. Esperienza professionale: È necessario aver svolto un periodo di pratica professionale di almeno tre anni in attività pertinenti alla revisione contabile, sotto la supervisione di un revisore legale.
  3. Esame di Stato: Il candidato deve aver superato l’esame di Stato per revisori legali.
  4. Integrità morale: Il candidato non deve aver subito condanne penali che precludano l’esercizio della professione.
Ricordo che l’iscrizione a questo registro è un prerequisito obbligatorio per esercitare legalmente la professione di revisore legale in Italia.
In Italia, il revisore legale o il collegio dei revisori è nominato dall’assemblea dei soci dell’azienda. Questa nomina avviene solitamente durante l’assemblea ordinaria, ed è valida per un periodo di tempo definito, in genere tre esercizi finanziari. Al termine di questo periodo, il revisore legale può essere riconfermato o sostituito.
Il revisore legale in Italia è sottoposto al controllo di tre principali entità: il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa). Queste istituzioni verificano che il revisore legale svolga il suo lavoro in conformità con le normative vigenti e con i principi contabili. Inoltre, il revisore legale deve seguire un codice deontologico, e può essere soggetto a procedimenti disciplinari in caso di comportamenti non conformi.

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